23 ottobre 2018 - 11:45

Khashoggi, Erdogan: «Omicidio pianificato». Non confermato il ritrovamento dei resti del corpo

Il discorso del presidente turco al gruppo parlamentare del suo partito ad Ankara sull’omicidio del reporter: «Ucciso in modo selvaggio» nel consolato dell’Arabia Saudita e non «per caso»

di Silvia Morosi

Khashoggi, Erdogan: «Omicidio pianificato». Non confermato il  ritrovamento dei resti del corpo
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«Il brutale omicidio di Khashoggi è stato attentamente pianificato da giorni prima della sua morte (in 7 minuti) e sono state fatti dei sopralluoghi nella Foresta di Belgrado e nella zona di Yalova come possibili luoghi di sepoltura del corpo». Sono le dure parole del presidente turco Erdogan, che ha parlato al gruppo parlamentare del suo partito Akp, ad Ankara. L’attaco del presidente turco arriva mentre circolano le notizie del ritrovamento di parti del corpo di Khashoggi. Indiscrezioni poi non confermate dalla Procura.

Il discorso di Erdogan

Nel discorso, ha ripercorso la vicenda, partendo dai giorni precedenti all’ingresso del reporter nel consolato saudita a Istanbul, dal quale «lo staff era stato fatto allontanare di proposito, con la scusa che fosse in corso un’ispezione interna da parte delle autorità di Riad», ha svelato Erdogan, ricordando anche la «disattivazione del sistema di sorveglianza». Il presidente ha poi ricordato come, «ammettendo l’omicidio», l’Arabia Saudita abbia compiuto un passo significativo, ma come ora sia necessario «trovare tutti i responsabili» (qui l’ammissione di Riad).

Serve inchiesta indipendente

«Non dubito dell’onestà del re saudita Salman», ha aggiunto il presidente turco, ma occorre che sull’omicidio indaghi «una delegazione giusta e non parziale, che non sia minimamente sospettabile di contatti con l’incidente» ed eventualmente anche con il «coinvolgimento di altri Paesi» (qui tutti i misteri ancora irrisolti sul caso). «Perché il consolato saudita è stato aperto agli investigatori (turchi) solo dopo alcuni giorni, e non subito?», ha chiesto Erdogan, confermando alcuni dettagli sul caso come l’arrivo del gruppo di 15 agenti sauditi a Istanbul poco prima del delitto, sottolineando che si tratta di un’ «ulteriore prova della premeditazione» (Il ritratto, dai viaggi con Bin Laden fino all’interrogatorio finito male).

Perché non consegnano il corpo?

Durante il discorso, il presidente è tornato anche sul mistero del mancato ritrovamento del corpo del reporter: «Per quale motivo ci hanno fatto aspettare così tanto prima di autorizzare l’ispezione del consolato», ha domandato il presidente. «Pretendiamo di sapere da Riad l’identità dei loro collaboratori locali perché tutti i responsabili di questo omicidio dovranno essere puniti», ha aggiunto. «Se dovesse esserci la conferma che ci troviamo dinanzi a un omicidio politico allora anche in patria dovrà essere svolta un’indagine con un processo imparziale, e anche gli altri Paesi dovranno aprire delle indagini per trovare i complici. Abbiamo proposto di processare i 18 arrestati a Istanbul ma questa non è una nostra decisione» (qui l’approfondimento sulla prima ipotesi, poi vacillata, inerente il coinvolgimento dei servizi deviati).

Non confermato il ritrovamento dei resti

Intanto fonti della procura di Istanbul sentite dalla tv di stato turca Trt non hanno confermato il ritrovamento di parti del corpo di Khashoggi nel giardino della residenza del console saudita a Istanbul, riferito da Skynews. Le stesse fonti smentiscono inoltre l’autenticità di alcune foto relative ai presunti resti del reporter circolate in queste ore sui social network.

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