Toni Santagata è morto a 85 anni, in lutto il mondo della canzone italiana

diFederico Conte

Il popolare autore di «Quanto è bello lu prim’ammore», originario di Sant’Agata di Puglia (cittadina da cui ha ricavato il nome d’arte), è deceduto nella sua casa romana

Il premio ricevuto a Orsara da Toni Santagata, nel 2010, per i 40 anni di carriera

Il premio ricevuto a Orsara da Toni Santagata, nel 2010, per i 40 anni di carriera

BARI - In lutto il mondo della canzone italiana. È morto improvvisamente Toni Santagata, cantante, cantautore, compositore, conduttore in radio e tv, popolarissimo negli anni ‘70 e ‘80, cabarettista famoso a Roma, protagonista di tante trasmissioni dell’epoca da A come agricoltura a Canzonissima. Tante le tourneé anche all’estero. Aveva 85 anni, si chiamava Antonio Morese ed era nato a Sant’Agata di Puglia il 9 dicembre 1935), cittadina della provincia di Foggia dalla quale aveva ricavato il suo nome d’arte. La moglie Giovanna con cui aveva festeggiato 50 anni di matrimonio, ha comunicato la notizia del decesso all’Ansa. Portò il folclore pugliese ai livelli di hit, con canzoni come Quant’è bello lu primm’ammore o Lu maritiello.

Cantore di Padre Pio

Nel corso della sua carriera ha scritto sei opere musicali moderne. La più nota è Padre Pio Santo della speranza, eseguita in Vaticano presso l’Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, Padre Pio ho bisogno di te, è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del santo. È stato inoltre tra i fondatori della Nazionale Attori, della quale è stato a lungo capocannoniere.

Gli esordi

All’anagrafe Antonio Morese, Toni Santagata si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza a Napoli: qui fonda il suo primo gruppo. Trasferitosi a Roma, nel 1959 è già uno dei protagonisti dell’Embassy, uno dei simboli della dolce vita romana. Canta le sue canzoni in Italiano, da lui scritte, ma anche quelle in lingua dialettale,tra cui Quant’è bello lu primm’ammore, La zita, Li strascenete e tante altre, ritenute però poco commerciali dai discografici. Nel frattempo è uno dei fondatori storici del Folkstudio nei primissimi anni sessanta. Poi la Sunset Record, gli pubblica il primo disco.

Il disco censurato

Nel 1964 viene pubblicato Quant’è bello lu primm’ammore come retro del singolo Miezz’a la piazza, canzoni di Tony Santagata versi e musica, non depositate, all’epoca, “volutamente” alla Siae, ma pubblicate come D.R. (Diritti Riservati). Il disco viene subito censurato dalla Rai. Promotore del cabaret italiano, dopo essere stato il primo a usare il dialetto pugliese con il suo originale cabaret, da lui ideato, nel 1967 partecipa al Cantaeuropa, invitato da Ezio Radaelli. Invitato al festival la Barca d’oro a Napoli e vince con una canzone contro la guerra. Chiamato a rappresentare il mondo del cabaret, per commemorare Totò al teatro Politeama di Napoli, unico artista non napoletano, scrive e canta Carissimo Totò.

Da Canzonissima al festival di Sanremo

Nel 1973 viene invitato a Canzonissima come cantautore in italiano. Arriva in finale e presenta, come canzone nuova, un brano che è attuale ancora adesso:Austerity, oggi nel film dedicata a «Pertini il combattente». Aveva superato i due turni precedenti con altri due brani di sua composizione: Il pendolare e Vieni cara, siediti vicino. Quest’ultima, di carattere ambientalistico, era la sigla della trasmissione A come agricoltura. Nel 1974 Vittorio Salvetti lo scrittura quale cantautore/cabarettista nello Spettacolo a tappe “Invito al sud”, dove si esibisce in un suo originale recital. Nel 1974/75 partecipa ancora a Canzonissima e ottiene la vittoria, nella inedita sezione folk, con Lu maritiello da lui scritta. Ha inoltre partecipato al Festival di Sanremo 1973 con Via Garibaldi (premio per il miglior testo), a Un disco per l’estate 1975 con Dolce amore .

Le trasmissioni per la Rai

La Rai gli affida il ruolo di Comandante nella trasmissione per ragazzi Il dirigibile, autore delle sigle e di altri 40 canzoni cantate puntata dopo puntata. Dopo due edizioni, Toni Santagata lascia il programma per le grandi tournée mondiali, ma Radio Rai gli affida Cabaret ovunque, di cui è autore e conduttore. Grazie al suo successo, la Rai promuove la trasmissione all’orario della domenica. A mezzogiorno. Cambia titolo, raddoppia il tempo e diventa Cabaret di mezzogiorno. Nel 1976 Santagata tiene al Madison Square Garden di New York, due concerti memorabili, che gli aprono le porte dei teatri più importanti di Stati Uniti e Canada.

Lo show di piazza San Giovanni a Roma

Continuano i suoi concerti in Italia e all’estero, tra cui Canada, Argentina e Russia. Tournée in Costa d’Avorio e prima esibizione in quel paese con il concerto per il Presidente della Repubblica. La Rai lo scrittura per un concerto dal vivo ai Giardini Naxos. Viene invitato al festival di Berlino. Nell’ottobre 1992 viene scritturato per un concerto in piazza San Giovanni a Roma, ripreso da Rai 1, cui partecipano 500.000 persone. La piazza era talmente gremita da dover installare due mega schermi anche sulla piazza adiacente. Nello stesso anno conduce per Rai 1 il programma Ciao Italia assieme a Sydney Rome. Nel 1994 prende parte al Festival di Sanremo come membro della Squadra Italia con Una vecchia canzone italiana.

Goleador della nazionale cantanti

Nel corso della sua carriera ha scritto 6 opere musicali moderne. La più nota è Padre Pio Santo della speranza, eseguita in Vaticano presso l’Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, Padre Pio ho bisogno di te, è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del santo. È stato inoltre tra i fondatori della Nazionale Attori, della quale è stato a lungo capocannoniere.

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5 dicembre 2021 2021 ( modifica il 6 dicembre 2021 2021 | 06:50)