7 maggio 2020 - 15:16

Ucciso a Pittsburgh Bing Liu, il medico cinese che studiava il coronavirus

Bing Liu era in procinto di fare importanti scoperte sul Covid-19. Per gli investigatori è stato assassinato dal suo amante ma sul web fioriscono le teorie complottiste

di Monica Ricci Sargentini

Ucciso a Pittsburgh Bing Liu, il medico cinese che studiava il coronavirus
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Un medico cinese dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania, prossimo a fare importanti scoperte sul Covid-19 è stato trovato morto nella sua casa lo scorso sabato, ucciso da alcuni colpi di arma da fuoco. Bing Liu, 37 anni, aveva ferite in diverse parti del corpo. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un caso di omicidio-suicidio, visto che un altro uomo, Hao Gu, è stato trovato morto nella sua auto non lontano dall’abitazione di Liu. Si ritiene che il sospettato abbia prima ucciso il ricercatore nella sua casa e poi si sia tolto la vita in automobile. I due, probabilmente, avevano una relazione.

La scoperta

Il fatto è che il ricercatore era sul punto di stava studiando «la comprensione del meccanismo cellulare alla base dell’infezione da SARS-CoV-2 e alla base delle complicazioni che ne seguono», come ha dichiarato l’univesità di Pittsburgh in una nota, e questo ha alimentato le tesi complottiste nonostante la polizia sia convinta che la pandemia non abbia nulla a che fare con il movente del delitto.

Su Weibo

Sul social più diffusoin Cina Weibo sono cominciate a girare strane teorie secondo le quali Bing aveva scoperto «che il virus era stato creato in un laboratorio americano». Qualcuno ha anche sostenuto che Bing era stato preso di mira per la sua nazionalità, una tesi mai presa in considerazione dagli inquirenti. D’altra parte erano state le stesse autorità di Pechino e i media governativi a ventilare questa ipotesi all’inizio della pandemia quando sostennero che il Covid-19 era arrivato a Wuhan attraverso i soldati americani.

Chi era

Nato in Cina Bing si era laureato all’Università di Singapore dove aveva anche conseguito un Phd in scienze informatiche. I suoi colleghi di università lo descrivono come un grande ricercatore «che era sul punto di scoprire qualcosa di significativo» sull’infezione che sta affliggendo il mondo. «Faremo tutto il possibile per completare il suo studio in modo da rendere omaggio alla sua eccellenza scientifica».

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