5 agosto 2021 - 17:24

Latina, l’ultimo saluto a Antonio Pennacchi, cantore della «nazione veneto-pontina»

Nella Cattedrale di San Marco il funerale dello scrittore, un addio intimo e composto. Il ricordo e il ringraziamento della figlia Marta e la lettura, durante la cerimonia, di un brano di «Canale Mussolini»

di Michele Marangon

Latina, l'ultimo saluto a Antonio Pennacchi, cantore della «nazione veneto-pontina»
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Un addio intimo e composto quello che Latina ha tributato al suo scrittore: Antonio Pennacchi, mancato all’età di 71 anni per un improvviso malore, è stato salutato per l’ultima volta nella cattedrale di San Marco dopo che centinaia di persone hanno fatto visita alla camera ardente allestita nel museo Cambellotti. L’autore di «Canale Mussolini», premio Strega nel 2010, è stato l’originale ed ostinato cantore di quella che lui stesso definiva la «nazione veneto-pontina», ovvero quel territorio scaturito dalla bonifica del ventennio fascista a dal miscuglio di provenienze che la caratterizza ancora: una esperienza storica ed umana che Pennacchi, attraverso la letteratura, ha fatto conoscere al mondo depurandola da qualsivoglia nostalgia.

Molti hanno voluto ricordarlo durante le esequie celebrate da don Enrico Scaccia, dal sindaco di Latina Damiano Coletta - sempre esortato dallo scrittore a «piantare eucalipti», essenza caratteristica del territorio ora fortemente depauperata - passando per il direttore della rivista di geopolitica Limes, Lucio Caracciolo, grande amico di Pennacchi e che della pubblicazione era una firma storica. Molto apprezzate le parole di Giovanni Francesio, rappresentante della casa editrice Mondadori, come toccante è stata la lettura di un brano di «Canale Mussolini» eseguita da Clemente Pernarella. La figlia di Pennacchi, Marta, ha voluto ringraziare tutti a nome della famiglia, prima che il feretro tornasse al lungo abbraccio delle centinaia di persone che hanno assistito alla celebrazione nel piazzale esterno della chiesa. Presenti, insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni, gli ex assessori alla cultura del Comune di Roma Umberto Croppi e Silvio Di Francia, quest’ultimo attualmente assessore a Latina.

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