10 agosto 2020 - 18:13

Franca Valeri, lunghe file e musica classica al Teatro Argentina

La camera ardente nella storica sala. Amici, colleghi e tanti romani per salutare la grande attrice e drammaturga scomparsa a 100 anni. Funerali in forma privata

di Stefania Ulivi

Franca Valeri, lunghe file e musica classica al Teatro Argentina
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«Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita». Con questa sua frase si apre Tutte le commedie, il libro, appena uscito per La Tartaruga. E proprio in un teatro, l’Argentina, dove aveva recitato più volte (l’ultima nel 2014 con L’imperatrice insaziabile) è stata allestita lunedì, dalle 17 alle 21, la camera ardente per Franca Valeri, scomparsa a Roma domenica, pochi giorni dopo aver compiuto 100 anni, il 31 luglio. Fuori, una fila lunga e silenziosa. Dentro, musica classica in sottofondo e, direttamente sulle tavole del palcoscenico, il feretro. Tra le corone di fiori, insieme a quelle del Comune di Milano, dove la grande attrice e drammaturga era nata, anche quella di Sophia Loren. Lo aveva chiesto lei stessa, ha ricordato il vicesindaco Luca Bergamo. «Tra i suoi desideri c’era quello di calcare le scene fino all’ultimo. Per questo abbiamo adagiato il legno della bara direttamente a contatto con le assi del palcoscenico, proprio lì in quel punto, tra scena e proscenio, dove si va a ringraziare il pubblico per gli applausi».

Tra i primi a arrivare alla camera ardente, aperta dalle 17 alle 21, oltre alla figlia adottiva Stefania Bonfadelli, l’amico e collega Urbano Barberini («Ci ha insegnato a ridere. Le dobbiamo molto perché un popolo in grado di ridere di se stessi e di fare dell’umorismo sulla propria situazione diventa un popolo più consapevole, più maturo, meno violento. Con lei inizia quella che Franca chiamò la Rivoluzione degli educati. Le dobbiamo veramente tanto»), Pino Strabioli («È stata una pagina fondamentale del nostro cinema, del nostro teatro, della nostra cultura»), Simona Marchini, Francesco Rutelli («Sono felice che le sia stato riconosciuto il David alla carriera. È stata amata da tutti. Dal popolo e dagli intellettuali. Un caso straordinario»), Tullio Solenghi, Renato Scarpa, Emi De Sica, lo stilista Roberto Capucci, che l’ha vestita per 70 anni, Leopoldo Mastelloni. I funerali saranno in forma privata. La figlia ha chiesto di non regalare dei fiori, ma fare donazioni in favore degli animali abbandonati.

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