5 marzo 2021 - 15:33

Morto Carlo Tognoli, ex sindaco socialista di Milano: aveva 82 anni

L’ex primo cittadino e ministro aveva 82 anni, era malato da tempo. Era stato in ospedale per una frattura, poi, per la positività al Covid. È morto nella sua casa. Sala: «Milano piange un grande sindaco, un politico concreto. Un milanese vero»

di Rossella Burattino

Morto Carlo Tognoli, ex sindaco socialista di Milano: aveva 82 anni
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È morto Carlo Tognoli, l’ex sindaco socialista di Milano (dal 1976 al 1986) , più volte ministro e deputato. Aveva 82 anni. La notizia è stata comunicata dalla famiglia al Psi milanese. Tognoli era malato da tempo, era stato ricoverato nei primi giorni dello scorso novembre all’ospedale Pini per una frattura. Dopo qualche giorno si scoprì che era positivo al coronavirus. È rimasto diversi mesi in ospedale. È scomparso nella sua casa a Milano.

Sindaco prima di Tangentopoli, entrò a Palazzo Marino a soli 38 anni sostituendo Aldo Aniasi. «Il Carletto», così lo chiamavano con amicizia e stima i suoi cittadini e i collaboratori politici, è stato il sindaco più giovane che abbia mai avuto Milano. Oggi Beppe Sala ne ricorda il valore: «Milano piange la scomparsa di Carlo Tognoli, un grande sindaco della nostra città, un uomo politico concreto e aperto alle riforme. Un milanese vero. Per me un maestro e un amico sincero. Mi unisco al dolore della famiglia». E il pensiero del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «La notizia della scomparsa di Carlo Tognoli mi rattrista profondamente. Desidero esprimere anzitutto ai familiari la mia vicinanza in questo momento di dolore. Tognoli è stato un sindaco che ha rappresentato molto per i milanesi. Ha guidato la città in una stagione difficile, di trasformazioni sociali e di riscatto dopo gli anni della violenza terroristica. Figlio della cultura del socialismo riformista, così radicata in quella realtà, ne è diventato a sua volta una espressione importante. Dopo la lunga esperienza di sindaco ha portato la sua passione e le sue idee nel Parlamento italiano, in quello europeo e nel governo nazionale, dove ha assolto, per due volte, alla responsabilità di ministro. La sua storia e il suo contributo resteranno nel prezioso patrimonio comune della città di Milano e del Paese».

Quando Tognoli è stato ricoverato in ospedale per la frattura al femore (a seguito di una caduta) aveva raccontato: «Per ora posso dire che mi difendo». Come prevedono i protocolli sanitari, era stato sottoposto al tampone molecolare di routine, risultato negativo. Ma dopo l’operazione, il manifestarsi di alcuni sintomi, aveva portato i medici a eseguire un nuovo test, a cui l’ex politico socialista era risultato positivo al Covid. «Sono ricoverato da un po’ di giorni: mi ha operato bene il dottor Arturo Guarino, ma sono molto bravi anche i medici e il personale, che stanno gestendo questa imprevedibilità. Per ora sopravvivo», scherzava dal suo letto di ospedale l’ex primo cittadino.Tognoli aveva manifestato i primi disturbi respiratori per problemi legati a un polmone: «Per adesso mi hanno spiegato che non c’è nessuna urgenza o necessità di darmi supporto respiratorio. Spero di cavarmela e per quanto posso giudicare le cose sembrano funzionare».

«Una notizia che mi rattrista profondamente — ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana . Una bella persona, competente, che sapeva coniugare l’ascolto e la concretezza dell’azione». Ed esprime il cordoglio e la vicinanza della Regione alla famiglia». «Ci lascia “IL” sindaco — ha aggiunto il governatore — per moltissimi milanesi che hanno vissuto il periodo in cui è stato primo cittadino Tognoli è rimasto il sindaco di Milano per antonomasia». Anche Giuliano Pisapia ricorda Carlo Tognoli: « È stato un sindaco amatissimo che ha affrontato gli anni difficili dell’uscita dal terrorismo dando una impronta alla città che ha segnato un lungo periodo. È sempre stato orgoglioso di essere un socialista riformista e anche da ministro si è impegnato per Milano. Con la sua scomparsa Milano perde una figura di riferimento, un protagonista del dibattito pubblico ascoltato e rispettato. Nei miei anni da sindaco ho dialogato spesso con Tognoli e la sua scomparsa mi addolora profondamente. Rivolgo una grande abbraccio alla sua famiglia e ai tanti suoi amici».

«Con Carlo Tognoli se ne va un protagonista della storia di Milano e del socialismo italiano — ha dichiarato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi —. Un sindaco stimato nel mondo e amato dai milanesi, un uomo politico preparato, lucido, consapevole, dotato di una grande visione e di una grande passione per la sua città. Una passione civile che lo ha accompagnato nelle diverse stagioni del suo impegno politico e civile, che non è mai venuto meno. Di lui ricordo il garbo, la vivacità intellettuale, la profondità delle analisi. Se ne va un socialista riformista, un moderato che guardava avanti, orgoglioso della sua storia e delle sue radici, ma capace di cogliere il cambiamento della politica e della società. Uno dei migliori sindaci della storia di Milano».

«Dopo mesi di travagli e sofferenze è appena venuto a mancare un grande uomo, una personalità di primo piano della storia politica, italiana e milanese, e del socialismo come Carlo Tognoli — Stefania Craxi, senatore di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Affari esteri, ha commentato la morte del politico milanese —. Tutti lo ricordano per essere stato uno dei grandi sindaci della Milano riformista ma l’impegno politico di Carlo, una vita al servizio della sua amata città, lo ha portato ha ricoprire ruoli di primo piano nella vita politica ed istituzionale nazionale». E continua: «Lungimirante ministro per i problemi delle Aree Urbane - sottolinea Craxi - parlamentare di punta del Psi, è stato dirigente di spicco di quel ‘nuovo corso’ a cui contribuì da protagonista, tanto sul piano pratico che delle idee. Ricordo con profondo dolore e commozione un compagno leale e sincero, nella buona e nella cattiva sorta, dotato di un acume politico raffinato e di un poderoso bagaglio di conoscenza, associato ad un tratto umano che solo le grandi intelligenze e le grandi personalità posseggo». Conclude: «Con Carlo, uomo tra i più vicini a mio padre Bettino, viene meno un pezzo della mia vita politica e famigliare, un amico sempre prodigo di consigli, un uomo coraggioso e impegnato fino all’ultimo, sul piano della memoria, nella battaglia socialista. La sua Milano, l’Italia, gli rendano omaggi e gli onori che si devono ad una grandissima personalità». Anche il fratello Bobo Craxi partecipa alla scomparsa dell’ex sindaco: «Carlo Tognoli, un pezzo della storia milanese, della Storia Socialista e anche della nostra vita che se ne va. Un grande dolore».

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