14 maggio 2020 - 14:02

Coronavirus, morto il primo lottatore di sumo in Giappone: Shobushi aveva 28 anni

Kiyotaka Suetake, questo il vero nome dell'atleta, era risultato positivo il 10 aprile e ha combattuto oltre un mese contro la malattia, ma è deceduto per un'insufficienza multi-organo. Si tratta della prima vittima under 30 del paese asiatico

di Simona Marchetti

Coronavirus, morto il primo lottatore di sumo in Giappone: Shobushi aveva 28 anni (Twitter)
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Il Coronavirus ha fatto la sua prima vittima fra i lottatori di sumo in Giappone. Il 28enne Kiyotaka Suetake, altrimenti noto come Shobushi, è morto infatti a causa di un’insufficienza multi-organo legata al Covid-19, diventando così la prima persona al di sotto dei 30 anni a perdere la vita per la pandemia. A dare la notizia del decesso è stata la Japan Sumo Association (JSA), spiegando che Shobushi – che soffriva di diabete – aveva manifestato i primi sintomi (febbre) lo scorso 4 aprile, ma non trovando nessuno che gli facesse il test, il suo maestro Takadagawa era riuscito a farlo ricoverare in una clinica di Tokyo solo quattro giorni più tardi. Risultato positivo il 10, le sue condizioni si erano però rapidamente aggravate e il 19 era entrato in terapia intensiva, ma non ce l’ha fatta. «Posso solo immaginare quanto possa essere stato duro combattere la malattia per oltre un mese, ma da lottatore qual era, lo ha sopportato con coraggio, lottando fino alla fine», ha spiegato il presidente della JSA, Hakkaku, al Japan Times, aggiungendo che anche Takadagawa e un compagno di allenamento di Shobushi erano risultati positivi al Covid-19, ma entrambi sono già stati dimessi dall’ospedale.

Professionista dal 2007, lo sfortunato lottatore aveva raggiunto l’undicesima posizione nella classifica della divisione «sandanme», la quarta categoria del sumo. All’inizio del mese il Summer Grand Sumo Tournament (il più grande evento legato al sumo) che era in programma dal 24 maggio al 7 giugno nel famoso Ryogoku Kokugikan di Tokyo è stato cancellato per impedire l’ulteriore diffusione del Coronavirus (è la seconda volta che succede nella sua storia, la prima fu nel 2011 per uno scandalo di scommesse illegali), mentre il Nagoya Grand Tournament, previsto a luglio, resta per ora in programma, ma è stato spostato a Tokyo e dovrebbe svolgersi a porte chiuse.

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