Il video con tutte le bugie di Boris Johnson fa dieci milioni di clic: «Non sa dire la verità»

A pubblicare la clip è stato il giornalista Peter Stefanovic - Paola De Carolis - Video Ansa /CorriereTv

LONDRA – Dieci milioni di contatti: diventa virale un video di due minuti realizzato da un avvocato e giornalista australiano, Peter Stefanovic, sulla presentazione di dati errati da parte del premier Boris Johnson in parlamento. Lanciato lo scorso agosto, il filmato è stato condiviso centinaia di migliaia di volte su Facebook, Twitter e Instagram.

Dai tagli alle emissioni alla crescita economica, dagi stipendi degli infermieri alla spesa per il sistema sanitario, dalla povertà nel Regno Unito all’app di tracciamento su Covid: Stevanovic ha utilizzato le cifre fornite pubblicamente dal governo e dalle sue agenzie per dimostrare che il premier ha detto il falso ai Comuni.

Bugie o errori? Stevanovic non ha dubbi. «Siamo arrivati a un punto in cui la reputazione delle nostre istituzioni viene corrosa da un primo ministro che non riesce a dire la verità». Stando al codice ministeriale, chi in parlamento presenta un dato sbagliato ha il dovere di correggerlo in tempi brevi. Il ministro che inganna o fuorvia il parlamento ha l’obbligo di dimittersi. ‘«Il premier invece – ha sottolineato Stefanovic – sembra aver adottato un atteggiamento che ha attraversato i limiti della realtà. Visto che questi fatti non vengono corretti entrano nei verbali del parlamento (i registri Hansard). Non è giusto, no?’»

La campagna di Stefanonic per uno scrutinio più severo delle parole del premier non è la sola in atto. Peter Oborne, ex giornalista del Daily Telegraph, autore di libri come The rise of Political Lying e The Assault on the Truth, invia regolarmente al parlamento una lunga lista di errori scovati negli interventi del premier e ministri, ma sinora non ha mai ricevuto risposta.

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