10 aprile 2021 - 11:20

Ismael Ivo, addio al coreografo che guidò la Biennale Danza a Venezia

Aveva 66 anni ed è morto in Brasile causa del Covid. Fu direttore per otto anni dal 2005

di Redazione Spettacoli

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Ismael Ivo a Venezia (archivio)
Ismael Ivo a Venezia (archivio)

La notizia dell’improvvisa scomparsa di Ismael Ivo, ucciso dal Covid a 66 anni, ha colpito profondamente la Biennale di Venezia, dove era stato direttore del settore Danza dal 2005 al 2012. Il legame tra il ballerino e coreografo brasiliano e la città di Venezia era profondo. Qui e alla Biennale Ismael Ivo aveva fatto la sua prima folgorante apparizione nel 2002 con l’assolo Mapplethorpe, per cui era stata programmata una replica per il grande successo di pubblico. Poi, nel 2005 era stato nominato direttore del Settore Danza. Nell’arco degli otto anni della sua direzione, Ivo, oltre a firmare importanti spettacoli come Erendirae Illuminata, aveva ideato Festival singolari, oltre a essere maestro di tanti giovani danzatori grazie all’Arsenale della Danza. Proprio per gli artisti dell’Arsenale della Danza aveva dato vita a indimenticabili lavori come Oxygen, Babilonia. Il terzo Paradiso, The waste land e Biblioteca del corpo. La Biennale esprime alla famiglia di Ivo il più profondo cordoglio. Straordinario performer dalla potente presenza fisica, nato a San Paolo del Brasile, aveva trovato, fin dagli anni Ottanta, a New York e Berlino i palcoscenici principali della sua carriera. Il coreografo era anche un importante direttore artistico e organizzatore del mondo della danza, per quindici anni ha diretto l’International Tanzwochen Festival di Vienna.

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