È morto Ezio Bosso, l’Italia in lutto Il cordoglio di Emiliano e Decaro

diRed. Cult.

Il musicista torinese aveva 48 anni ed era minato da una grave malattia. Era stato spesso in Puglia, dove aveva tanti amici vecchi e nuovi

È morto Ezio Bosso, il musicista torinese che aveva commosso l’Italia con la sua apparizione come ospite al Festival di Sanremo, per il suo talento e per la straordinaria forza interiore con la quale continuava a fare musica nonostante i gravi problemi fisici che gli rendevano faticoso ogni gesto. Il suo sorriso aveva stregato tutta Italia. Aveva 48 anni e un corpo minato da un tumore e da una malattia neurodegenerativa simile alla Sla; nonostante questo, ha continuato fino a che gli è stato possibile a coltivare il suo amore per la musica. Nato contrabbassista, cultore della viola da gamba barocca, negli anni era passato all’attività di pianista e compositore, poi di direttore d’orchestra, incidendo degli album con le sue composizioni d’impronta classica. Tanti lo piangono in tutta Italia, e in Puglia dove Bosso aveva tanti amici e si era spesso esibito. La prima volta, tanti anni fa a Time Zones, prima della malattia: suonava la viola da gamba nel progetto Sentido Unico, insieme al pianista argentino Samuel Beytelmann (un progetto che fu poi ospitato anche a Otranto dal festival «Negroamaro»). Poi, negli ultimi anni, altri concerti e incontri. Hanno immediatamente voluto ricordarlo sia il presidente della Regione, Michele Emiliano, che il sindaco di Bari Antonio Decaro.

Il messaggio di Decaro

Queste le parole di Decaro: «Oggi il nostro Paese piange la scomparsa di Ezio Bosso. Un grande musicista e un uomo immenso, che con la sua vitalità e il suo sorriso ha sfidato tutti i pregiudizi inseguendo fino alla fine il proprio amore per l’arte, per il prossimo, per la bellezza del creato. Senza mai piangersi addosso, scegliendo di mostrarsi con i propri limiti e le proprie fragilità, lasciando che fosse la musica a testimoniare la grandezza della sua forza e dei suoi sentimenti. Conoscerlo è stato per me un vero privilegio, l’unico rimpianto è non averlo potuto ascoltare nel nostro Piccinni, un progetto che avevamo rimandato a quest’anno. Un sogno che non potremo più realizzare insieme».

Il testo di Emiliano

E queste le parole di Emiliano: «Ciao Ezio, uomo speciale, artista straordinario, amante della vita, dell’arte e della musica. Ho avuto la fortuna di conoscerti e di condividere con te momenti straordinari di empatia, di bellezza e di amicizia. In queste ore ricordo con emozione la sala gremita di gente alla Fiera del Levante dove tu parlasti di musica, arte e talento. Con la tua bacchetta hai saputo superare tutti i confini e gli steccati materiali e immateriali. Amavi ripetere che la magia che avete voi musicisti è quella “di stare nel tempo, di dilatare il tempo”. Per questo avevi scelto la musica, che consideravi una sorta di carezza inaspettata capace di cambiare in meglio il corso delle cose. Perché è questo quello che fa la musica: dilata il tempo della felicità. La bellezza ci rende felici e il miracolo della musica è il miracolo della bellezza. È questo l’insegnamento più importante che ci lasci in dono: la bellezza ha a che fare con la singolarità straordinaria e irripetibile di ciascun essere umano».

La foto

Il maestro Bosso era stato ospite lo scorso 15 settembre di un grande appuntamento con il pubblico pugliese organizzato dalla Regione Puglia in Fiera del Levante. La foto che illustra questo pezzo è stata scattata in quella giornata.

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15 maggio 2020 2020 ( modifica il 15 maggio 2020 2020 | 11:25)