Morta Piera Degli Esposti, l’attrice aveva 83 anni

di Redazione Online

L’attrice era malata da tempo e dal 1° giugno era ricoverata a Roma

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È morta a Roma l’attrice Piera Degli Esposti. Aveva 83 anni. Era malata da tempo e dal 1° giugno era ricoverata all’ospedale Santo Spirito della Capitale per complicazioni polmonari.

Qui l’intervista al Corriere del 30 giugno 2019, quando raccontava del rapporto con la madre e dei suoi amori e qui la seconda puntata del podcast «Dante Italia» a cura di Aldo Cazzullo e con ospite Piera Degli Esposti

Dotata di forte personalità e di una sensibilità esasperata, all’origine di uno stile interpretativo viscerale, era stata definita da Eduardo De Filippo «’O verbo nuovo». Degli Esposti è stata una colonna della storia del teatro e del cinema del nostro Paese: si formò «con le donne», come le piaceva dire, e non con le accademie.

Nacque a Bologna il 12 marzo 1938 e lavorò a teatro con Antonio Calenda, Giancarlo Cobelli e Ida Bassignano. Riuscì a scardinare le convenzioni del teatro e si fece interprete dell’avanguardia con Carmelo Bene. Lavorò con grandi personalità del cinema, come i fratelli Taviani, Pier Paolo Pasolini, Lina Wertmüller e Giuseppe Tornatore. Sul piccolo schermo fu fianco a fianco a Riccardo Milani e Giacomo Campiotti.

I successi nel cinema, a teatro e in tv

Vinse il David di Donatello per «L’ora di religione» (2002) di Marco Bellocchio e «Il divo» (2009) di Paolo Sorrentino. Nel 1980 collaborò con la scrittrice Dacia Maraini al libro «Storia di Piera», ispirato alla sua infanzia, da cui nel 1983 è stato tratto il film omonimo diretto da Marco Ferreri.

Si affermò come prima attrice al Teatro Stabile dell’Aquila, interpretando «La figlia di Iorio» (1971), «Antonio e Cleopatra» (1974) e «Molly cara» (1978, Premio Ubu come miglior attrice). E nel 1966 ottenne una piccola parte nello sceneggiato televisivo di Edmo Fenoglio «Il Conte di Montecristo».

Nel 1996 fu la protagonista a teatro di «Una indimenticabile serata» di Achille Campanile dove, diretta da Antonio Calenda, rivelò la sua vis comica e irreale. Ma è con «L’ora di religione» di Bellocchio che iniziò la sua riscoperta. L’attrice divenne un volto molto riconosciuto anche per le nuove generazioni che la apprezzarono nel film tv «L’inganno» (2003) di Rossella Izzo o la fiction a puntate «Diritto di difesa» (2004). Ex suora, ora proprietaria di un cinema porno, per Marcello Garofalo in «Tre donne morali» (2006), fu di nuovo protagonista nella pellicola del grande Giuseppe Tornatore in «La sconosciuta» (2006).

Oltre al successo televisivo della serie musicale «Tutti pazzi per amore», insieme a Emilio Solfrizzi, il 2011 fu un altro anno di cinema per l’attrice: tornò nelle sale con «I bambini della sua vita» di Peter Marcias e «I baci mai dati» di Roberta Torre. Negli ultimi anni partecipò a diversi film, tra i quali «Cloro» (2015) di Lamberto Sanfelice, «Assolo» (2016) di Laura Morante, «Orecchie» (2016) di Alessandro Aronadio, «I santi giorni» (2017) di Rafael Farina Issas, «My Italy» (2017) di Bruno Colella e «Favola» (2017) di Sebastiano.

Articolo in aggiornamento...

14 agosto 2021 (modifica il 14 agosto 2021 | 18:23)