Lo sbarco in Normandia
Sono immagini drammatiche quelle che mostrano lo sforzo degli Alleati per liberare l’Europa dal nazismo. Il 6 giugno 1944 ebbe inizio l’operazione «Overlord», il più grande sbarco della storia militare, attuato dagli anglo-americani sulle coste della Normandia, nella Francia settentrionale. Una campagna che ha cambiato il corso della Seconda Guerra mondiale e il destino dell’intero continente. Vi parteciparono 12 mila navi da guerra, 4.200 mezzi da sbarco e 12 mila aerei. «Ma perché ci siamo messi in testa di farlo?», commentò l’allora primo ministro Winston Churchill nel febbraio del 1944, in un momento di totale sfiducia nell’operazione. Tanto che lo stesso Alan Brooke, capo si stato maggiore imperiale, scrisse il 5 giugno del 1944, il giorno prima del difficile ma vittorioso sbarco: «Nel migliore dei casi , riuscirà parecchio inferiore alle aspettative della maggior parte della gente , in particolare di coloro che ignorano del tutto le difficoltà dell’impresa. Nel peggiore, potrebbe rivelarsi come il disastro più sinistro di tutta la guerra». In previsione dell’attacco, Adolf Hitler aveva fatto costruire un sistema di fortificazioni (il «Vallo atlantico») lungo tutto il litorale francese e aveva concentrato nel Paese sessanta divisioni, un quarto dell’intero esercito. Ciò non bastò a impedire lo sbarco degli Alleati, che restarono padroni del campo in quella che è conosciuta come «Battaglia delle spiagge». Il fronte tedesco venne sfondato dopo alcuni giorni ad Avranches. In agosto Parigi fu liberata e il generale Charles De Gaulle vi instaurò il suo governo. In settembre, poi, gli Alleati liberarono anche Belgio e Olanda.Ciò che lega strettamente questi eventi sono gli uomini che parteciparono attivamente e riuscirono a sopravvivere alle operazioni belliche. Con i loro occhi hanno potuto vedere e con il cuore provare ciò che oggi possiamo raccontare, con queste esclusive fotografie dell’epoca restaurate a colori. In questa prima immagine sono ritratti alcuni soldati americani che avanzano, con i veicoli blindati, sulle spiagge della Normandia, i giorni dopo il D-Day (6 giugno 1944). Dopo aver sbaragliato con successo migliaia di truppe nemiche, il compito degli Alleati fu quello di assicurarsi il controllo di un porto per avere un luogo sicuro dove trasferire le merci.