Milano, 18 maggio 2017 - 17:06

È morto Daniele Piombi, inventò gli Oscar della tv

Lo storico conduttore aveva 83 anni. Ammirato per la sua sobrietà, era il signore del piccolo schermo. Il ricordo sui social dei colleghi

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È morto Daniele Piombi. Aveva 83 anni (ne avrebbe compiuti 84 a luglio) lo storico volto della televisione italiana. Il conduttore si è spento a Milano, dopo che la sua salute si era aggravata per una caduta sul terrazzo, nel 2015. Un volto garbato, che nel corso di una lunga carriera è stato alla guida di molti programmi di successo sia in Rai che per diverse tv private. Tra le sue «invenzioni», il «Premio Regia Televisiva», manifestazione che attribuisce quelli che vengono chiamati gli Oscar tv. Nel ricordarlo, Ezio Greggio ha scritto: «Addio Daniele, se ne va un pezzo della storia della tv.Hai accettato sempre col sorriso le mie battute quando venivo a ritirare l’OscarTV». Ironico, di un’ironia sempre elegante, Piombi era nato a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, nel 1933. Ha abitato a lungo a Reggio Emilia, poi ha studiato Scienze Politiche all’Università di Firenze, dove ha avuto come docente Giovanni Spadolini. Il suo amore per il giornalismo e per lo spettacolo risale agli anni dell’Università, quando Piombi ha iniziato a esibirsi in riviste studentesche. Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo è avvenuto in modo casuale, grazie all’incontro con un impresario modenese che gli ha offerto di presentare una tournée dei sei cantanti in gara al Festival di Sanremo 1956.

L’amore per la musica

E la musica è sempre rimasta, in qualche modo, nel suo destino lavorativo. In primo luogo quel debutto nel mondo dello spettacolo gli è valso un provino alla Rai di Torino, dove gli è stato chiesto di improvvisare una telecronaca. Nella seconda metà degli anni ‘50 è trasferito a Milano e da allora non si è più fermato. Tra i suoi impegni più celebri, ci sono state molte edizioni del «Cantagiro» e del Festival di Napoli. Il suo più recente impegno televisivo è stato per Rai International, dove ha realizzato dieci puntate sul «Made in Italy», dedicate agli stilisti, alla moda di gioielli e pelletterie italiani e, nello stesso periodo, ha realizzato il documentario «L’itinerario di Colombo nella Repubblica Dominicana», venduto in tutto il mondo. A partire dagli anni Duemila, la sua attività televisiva si era concentrata esclusivamente sull’ Oscar TV, che ha continuato a condurre annualmente, partecipando di tanto in tanto come ospite a vari programmi.

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