27 aprile 2018 - 11:28

Centrodestra, Salvini: «Non lascio Berlusconi. Al voto in estate senza un accordo M5S-centrodestra»

Il leader della Lega smentisce le voci di una frattura dell’alleanza e risponde a Di Maio sul conflitto d’interessi: «Non mi sento assolutamente minacciato da Mediaset»

di Paolo Decrestina

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Avanti così. Matteo Salvini non lascia Berlusconi. «Non vedo perché dovrei cambiare idea ogni quarto d’ora: non faccio come Renzi o Di Maio. Mi presento alle elezioni con una squadra e vado avanti con quella squadra». Il leader della Lega Matteo Salvini parla in Friuli Venezia Giulia per il tour elettorale in vista delle Regionali di domenica. E smentisce le voci di una frattura, prossima, nel centrodestra.

Nessun veto

Salvini invece sostiene che «lasciare Berlusconi non è l’unica strada per fare il governo: non cedo a veti, controveti e capricci. Il Centrodestra ha vinto con un programma comune e siamo ben disponibili a dialogare con i secondi arrivati ma non coi terzi». Se Mattarella «regala agli italiani una settimana di telenovela su Renzi e Di Maio non so cosa possono scrivere i giornali per una settimana», aggiunge «e così riempiono le pagine con ipotesi non vere che ci riguardano». Versione confermato dallo stesso Berlusconi, quelle che riguardano la rottura della Lega «sono storie inventate da chi ha interesse a inventarle», risponde ai cronisti il leader azzurro a Trieste. Il leader di Fi «non crede a un accordo tra Pd e M5S, per il Pd sarebbe l’inizio della fine». Secondo Berlusconi «succede che il centrodestra torna in Parlamento con un proprio governo per ottenere anche altri voti oltre ai suoi e magari» arrivare alla fiducia «attraverso delle astensioni. Io non ho posto veti ma Di Maio ha detto che sono il male assoluto e non vuole neanche dei ministri di area».

L’ipotesi del voto in estate

Tornando a Salvini, il leader del Carroccio fissa anche le prossime tappe. «Non possiamo tenere il Paese sospeso per altre settimane o altri mesi. Per quanto mi riguarda la via maestra dice che bisogna cercare un accordo tra i primi e i secondi , questo non è possibile si torni alle urne subito, entro l’estate. Non sta scritto né in cielo né in terra che si debba arrivare a ottobre. Anche perché, con l’aria che tira, io penso che una maggioranza qualcuno la porta a casa se si vota a giugno».

Il conflitto d’interessi

C’è anche la risposta a Di Maio, che giovedì aveva parlato di minacce alla Lega da Mediaset. Salvini non ci crede affatto: «Non mi sento assolutamente minacciato dalle Tv di Berlusconi. Ognuno è libero di scrivere o raccontare quello che vuole: non penso che in Italia ci siano rischi di questo tipo», precisa.

«P5-M5s? Nessuna possibilità»

Quanto al solo forno rimasto “aperto”, quello Pd-Cinquestrelle, secondo Salvini le percentuali di un governo sorretto da queste forze politiche «sono pari a zero: è un accordo contro natura e soprattutto una presa in giro agli italiani, Fossi un elettore dei Cinquestelle avrei o problemi o vergogna: però ognuno fa le proprie scelte».

«Nessuna lezione da Salvini»

Ma il Pd, in particolare il reggente Maurizio Martina, non ci sta. E attacca: «Salvini dovrebbe solo tacere perché è colpa loro se siamo arrivati fino a qui dopo 50 giorni di tira e molla, di caos e di scontri. Lezioni da Salvini non ne prendiamo perché per altri due mesi ha raccontato agli italiani solo bufale».

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