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L’amore ha modi strani di costruirsi Ci riesce da solo persino con l’assenza

diEster Viola

Le lettere di M. e C. | Scrivi una mail a Ester

L’amore ha modi strani di costruirsi Ci riesce da solo persino con l’assenza

Cara M.,
lo vogliamo chiamare per nome? Innamorarsi è rimbecillimento generale, non ci piove, non ci è mai piovuto. Roba per giovani, l’amore, ma pare un acciacco di vecchiaia, autoinvalidante e senza cure. E lo vogliono tutti. Vogliono il buono, chiaramente. Perché il peggio non ha tenuta nella memoria, si dimentica. Si rimpiange persino d’aver sofferto. Risultato: gli dei ti sentono e mandano subito un chiunque a caso per azzopparti daccapo. Ci si innamora a ogni angolo. Basta niente, basta meno di niente, basta pure uno che non ti vuole. Basta e avanza. La letteratura moderna sull’argomento (l’argomento è: «tu sei intero prima di cominciare, poi arriva l’amore e ti spezza») è in numero ormai pari ai vecchi poemi. Chi si è salvato, dall’amore? Nemmeno i migliori. L’infezione parte dalle molecole, impedisce di mantenersi ragionevoli, normali. Calmi. Quelli che siamo, la versione decente di noi. Quella di cui si potrebbero pure innamorare. E invece diventiamo un mezz’uomo indeciso e debole. Sappiamo che ci succede in caso di dramma sentimentale con un telefono in mano. Una stupidità che cambia i connotati.

Quantità di errori disponibili, per l’innamorato: tendente a infinito. Possibilità di buon esito nonostante la somma di fesserie: anche quelle, però, tendenti a infinito. «Non puoi mai dire» è la modesta benedizione che ci hanno dato alla nascita. È anche il motivo per cui continuiamo ad alzarci dal letto. Tutto, al mondo, dice: restate possibilisti. Un compromesso (realistico) si trova. Non metterti a fare la guerra alle speranze, M., si esce sempre sconfitti, e più fiduciosi di prima. Se già ti sembra impossibile, perché farla diventare pure dolorosa? Mandagli un messaggio, se proprio hai voglia di sentirlo (che cambia, se non lo fai?). Scrivere non serve a niente, ma non scrivere ti rovina. Il silenzio è un moltiplicatore del peggio che trova a disposizione nella testa di una persona. Lasciati un po’ stare. Si può essere contemporaneamente cretini e nel giusto, tutto qui quello che so dell’amore.

Anime fidanzati e corpi no?

Cara Ester, mi chiamo C.,
ho 21 anni e ti scrivo perché ho bisogno di fare un po’ di chiarezza nella mia testa. Ho avuto qualche storia negli ultimi anni, una molto importante, i cui strascichi li ho portati dietro fino a qualche mese fa, e qualche altra storia di poca importanza. Non riuscivo mai a dimenticare e superare quella vecchia storia. Poi questa estate arriva lei, più giovane di me di qualche anno, con le vivo un amore adolescenziale, perché in effetti è davvero un’adolescente. Lei mi fa ritrovare la speranza, mi dà la forza di innamorarmi, con lei sto bene e vivo due mesi meravigliosi. Poi purtroppo il mio lavoro mi porta a duemila chilometri di distanza per 8 mesi. Lei mi dice che non ce la fa, che ha bisogno di fare le sue esperienze, che mi ama come non ha mai amato nessun’altra. Non stiamo insieme, ma ci sentiamo sempre e parliamo come se fossimo una coppia. Il patto era più o meno questo: sentimentalmente siamo legate profondamente l’una all’altra, ma ognuna è libera di fare ciò che vuole, con chi vuole. Io sono follemente innamorata di lei come non lo ero da molto tempo e, proprio per questo mio amore, le promisi che sarei andata incontro a queste sue esigenze di libertà, ma ho paura che il dolore che mi provocherà saperla con altri consumerà tutto l’amore che ho. Ti ringrazio anticipatamente e ti mando i miei saluti dal nord Europa
. C.

Cara C.,
non sarebbe nemmeno tanto male: due persone saranno legate anche se lontane, i corpi facciano un po’ cosa vogliono in giro per il mondo, il patto mentale v errà considerato infrangibile. Pare una polizza per cuore infranto, se le facessero. L’amore. Gran coraggio negli intenti, però sotto: paura. Che farà l’innamorato (tu) messo alle strette e senza vie d’uscita? Aspetterà, facendo finta di no. Se dovessi scegliere una caratteristica dell’amore, sarebbe quella: disponibilità ad attese sconfinate. La prerogativa di ogni potere: dare l’impressione che valga la pena attendere. Mentre attende, però, l’amore dispera. Non è una creatura ottimista e nemmeno troppo energica. Ovvero: date condizioni avverse, immagini l’esito peggiore e ti pare che nient’altro potrebbe succedere a parte quello. Ci piace fare più incubi che sogni. Eppure, eppure. Quando tutto si mette contro c’è il vantaggio non troppo secondario che non può capitarti altro. La lontananza è tra le poche cose che non subiscono la legge dell’aggravamento. Quando ti dicono che non puoi vincere, giocare viene meglio. Diventa quasi impossibile perdere, se hai tutto da perdere. Quel punto preciso in cui qualsiasi cosa sta contro, è là che dorme ogni fortuna.

L’amore ha modi strani di costruirsi da solo, C.. Ci riesce persino con il nulla dell’assenza. Rende inutile applicarsi con qualsiasi dolore o qualsiasi intelligenza. Sarebbe l’opposto di quello che raccontano, una specie di Hybris al contrario, ma se la fortuna fosse questione di arroganza e fiducia, più che di quieto rispetto degli eventi? In quel caso, il coraggio che vorresti avere tu adesso, il tipo di coraggio che piace anche a me, quello di non credere a niente, sarebbe da stupidi (la conseguenza preoccupante è che allora gli ottimisti sarebbero i furbi dell’umanità, la mazzata finale ai pessimisti).

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18 settembre 2017 2017 ( modifica il 18 settembre 2017 2017 | 06:23)