9 aprile 2021 - 19:15

Grecia, ucciso in un agguato sotto casa il cronista investigativo Karaivaz: aveva indagato sul MeToo ellenico

Lo aspettavano due killer che poi sono scappati a bordo di una moto. Era una star del giornalismo del suo Paese: aveva cominciato trent’anni fa in televisione

di Andrea Nicastro

Grecia, ucciso in un agguato sotto casa il cronista investigativo Karaivaz: aveva indagato sul MeToo ellenico
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Peccato non possa scrivere lui questo articolo. Gli ingredienti sarebbero stati perfetti per la sua penna. Il giornalista greco Giorgios Karaivaz è morto in un agguato da film gangster, in pieno giorno alla periferia borghese di Atene. Proprio sul marciapiede sotto casa. Un classico. Lo aspettavano, non c’è dubbio. Erano in due e lo volevano morto. Dieci colpi con una nove millimetri silenziata. La fuga, in moto tra le villette, è stata sin troppo facile per due killer così. Un lavoro da professionisti. Forse uno dei due indossava una giacca militare, ma è un dettaglio inutile. Chissà dove saranno nascosti a quest’ora. La caccia aperta dalla polizia greca sarà anche imponente, ma è difficile possa portare a qualcosa. Ci vorrebbe qualcuno come Karaivaz per indagare, uno che prendeva l’osso e non lo mollava più anche se doveva risalire la scala delle responsabilità in alto, verso il sancta sanctorum del potere.

Chi ha ordinato l’omicidio di Karaivaz? Qualcuno, evidentemente, a cui il reporter giudiziario dava fastidio. Qualcuno abbastanza importante da ingaggiare dei sicari. I colleghi Spyros Levidiotis e Manolis Asariotis hanno scritto sul giornale on line bloko.gr che lui aveva fondato: «hanno deciso di farlo tacere».

Karaivaz era una piccola star del giornalismo greco. Una sorta di commissario senza divisa, sempre immerso nei casi di nera e di giudiziaria. Mitiche le sue fonti. «Un amico in questura mi ha detto...». «Una voce dentro la Procura mi riferisce...». Poche le querele a testimonianza di un lavoro di scavo accurato e onesto che però sapeva anche rendere popolare. Una carriera costruita raccontando misteri in modo accattivante. Ha cominciato trent’anni fa in tv e non ha mai smesso diventando un volto noto dei tinelli televisivi. Negli ultimi anni faceva coppia professionale con una conduttrice: lei chiedeva e lui faceva da guastafeste, mettendo in dubbio le verità ufficiali.

Sposato, con un figlio aveva indagato sui casi di molestie del #MeToo greco, sui rapporti tra alcuni indagati e politici di primissimo piano. Non aveva però mai detto di sentirsi sotto minaccia.

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