l’addio

Gianluigi Gabetti, l’autonecrologio dell’ex braccio destro dell’Avvocato

di Michelangelo Borrillo

Gianluigi Gabetti, l'autonecrologio dell'ex braccio destro dell'Avvocato

Un saluto a familiari, amici e colleghi. E una richiesta di perdono «a tutti coloro i quali ho arrecato offesa». Gianluigi Gabetti, a lungo braccio destro dell’Avvocato Gianni Agnelli, morto lo scorso 14 maggio all’età di 94 anni, ha voluto congedarsi dal mondo a modo suo. Con un autonecrologio, pensato nei minimi particolari, pubblicato sul Corriere della Sera «a funerali avvenuti» — giovedì, a Murazzano, in provincia di Cuneo, al Santuario della Beata Vergine di Hal — ha voluto ribaltare i ruoli classici: l’estremo saluto ha voluto darlo lui. «a tutti i membri della mia famiglia, per l’affetto di cui hanno dato prova in ogni momento; agli amici che sapranno riconoscersi tali nel ricordo di tante vicende maturate via via; ai colleghi e colleghe a tutti i livelli. Un particolare ricordo al gruppo GBoys con i quali in special modo ebbi a spartire grandi esperienze di lavoro» (leggi anche: «Gabetti e l’ultimna intervista al Corriere: da dattilografo a braccio destro di Gianni Agnelli»).

«Chiedo perdono»

Fin qui i saluti. Poi le scuse: «A tutti coloro ai quali ho recato offesa e ai quali chiedo perdono», ha evidenziato nell’autonecrologio Gabetti, prima di congedarsi anche dai «concittadini di Torino e di Murazzano». Scuse a chi? Probabilmente, in generale, non indirizzate a qualcuno in particolare. Gabetti — per decenni uomo fidato della famiglia Agnelli che ha aiutato nei momenti più difficili curandone anche il patrimonio — è sempre stato discreto. Difficile pensare che volesse rendere pubblico qualche scontro avuto in vita. Ma è sempre stato anche ironico. Chissà che qualcuno adesso non stia sorridendo dopo quelle scuse. Gabetti di certo, per essersi congedato a modo suo.

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