Gioco d’azzardo, sequestrodi 12 milioni a fratelli vicini a Scu

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In Salento, i proventi erano nascosti con società intestate a prestanome

Per coprire i proventi del gioco d’azzardo avevano creato una società intestata a prestanome compiacenti. Per questo la Guardia di Finanza, nell’ambito della operazione «Hydra», sta eseguendo il sequestro e la confisca di beni, per più di 12 milioni, nei confronti di tre fratelli ritenuti vicini alla Sacra corona unita: si tratta di Pasquale, Pietro e Saverio De Lorenzis di Racale, già destinatari di misure interdittive e prevenzione antimafia, titolari di una società a responsabilità limitata di Melissano, leader nel settore del «gaming» e delle scommesse. Gli investigatori del Gico hanno accertato che i fratelli De Lorenzis, per schermare i proventi derivanti dal gioco d’azzardo, avevano costituito la “Oxo”, società intestata ai dipendenti di un’altra azienda di famiglia, la “MSlot”, peraltro già colpita da una misura interdittiva antimafia.

Il beni bloccati

Il provvedimento emesso dal Tribunale di Lecce ha riguardato il sequestro delle quote societarie nonché dell’intero compendio aziendale della «Oxo», proprietaria di circa 1.500 slot machine dislocate nel centro e sud Italia, per un valore complessivo stimato in oltre sette milioni di euro. Contestualmente al sequestro, i militari del Gico stanno procedendo alla notifica della sentenza di confisca di un patrimonio (una trentina di immobili, quote societarie e conti correnti) del valore di oltre cinque milioni, riconducibile sempre ai tre fratelli De Lorenzis.

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21 ottobre 2019 2019 ( modifica il 15 novembre 2019 2019 | 16:02)