5 agosto 2020 - 10:00

Morto Sergio Zavoli, sarà sepolto a Rimini «per riposare accanto a Fellini»

Lo storico giornalista Rai si è spento nella sua casa di Roma, aveva 96 anni. Senatore del centrosinistra dal 2001 al 2008, era stato anche presidente della Commissione di vigilanza

di Enea Conti

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È morto nella notte a Roma Sergio Zavoli. Il 21 settembre avrebbe compiuto 97 anni. Nato a Ravenna, giornalista e voce di Radio Rai, aveva creato nella tv «Processo alla tappa», il mitico programma che andava in onda ogni giorno, durante il Giro d’Italia, dopo l’arrivo dei corridori. In Rai fu anche presidente dell’azienda negli anni Ottanta. Si è occupato a lungo anche di cronaca, famoso il suo programma d’inchiesta «La notte della Repubblica», andata in onda su Raidue e che approfondiva i temi legati agli «anni di piombo». Zavoli è deceduto a Bracciano e come raccontato dalla figlia è morto serenamente nel sonno. Nel 1972 la città di Rimini – dove Zavoli ha mosso i primi passi da giornalista - gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Qui nell’immediato dopoguerra ha contribuito al lanciare la Publiphono la radio della spiaggia della Riviera di Rimini nota per rintracciare i bambini smarriti e aiutarli ad abbracciare i loro genitori ma anche per altri programmi in onda nell’arco di tutte le giornate estive. E in questa città a chiesto di essere sepolto, nel cimitero a cui tanto è stato legato negli anni «per riposare accanto a Federico Fellini». A rendere nota la richiesta è stato il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, che ha spiegato di aver appreso le ultime volontà dalla famiglia del grande giornalista scomparso questa notte.

Il giornalista, scrittore e politico Sergio Zavoli
Il giornalista, scrittore e politico Sergio Zavoli

La carriera politica

Nel 2001 fu eletto nel Senato della Repubblica con i Democratici di Sinistra. Fu rieletto anche nel 2006, 2008 e 2013 con il Partito democratico. nel 2009, durante l’ultimo governo Berlusconi, fu eletto presidente della Commissione di vigilanza Rai. Nel 2013 aveva festeggiato i 90 in viale Mazzini, sede e simbolo della Rai, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Scrittore e documentarista

Scrittore prolifico, ha pubblicato decine di saggi sulla storia d’Italia, che avevano ricevuto molti riconoscimenti letterari. Leone e Cossiga l’avevano nominato il primo commendatore e il secondo cavaliere della Repubblica. Nel 1993 ha realizzato il documentario “In morte di Federico Fellini” proiettato recentemente in sua presenza al cinema Fulgor di Rimini nel dicembre 2018 davanti a una platea di centinaia di persone.

Le reazioni

Il ministro per i beni e le attività culturali e il turismo Dario Franceschini ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del giornalista. “Una perdita enorme per la cultura italiana, un fortissimo dolore personale. Zavoli è stato un maestro per intere generazioni di giornalisti - ha detto Franceschini - ma è stato anche un narratore, uomo di cinema, poeta, parlamentare. Io ho potuto diventarne amico e mi mancheranno la forza tranquilla della sua saggezza la quiete delle sue parole, la saldezza dei suoi valori”. Anche la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna Emma Petitti ha ricordato Sergio Zavoli. “Se ne è andato un maestro del giornalismo d’inchiesta italiano, Sergio Zavoli, nella vita anche scrittore e politico - ha scritto in una nota. “Una notizia che apprendo con grande dolore e che arriva come una doccia fredda. Ci siamo incrociati in molte occasioni e dibattiti politici in questi anni, ed era per me sempre un estremo piacere. La considero tuttora una fortuna averlo potuto conoscere personalmente, ammirare da vicino la sua cordialità, la sua intelligenza e capacità di analisi. Ammiravo anche il suo modo di fare giornalismo, raccontando i fatti nella loro realtà e facendone un’esegesi sempre lucida e precisa. Le sue numerose inchieste hanno fatto la storia dell’informazione pubblica, per serietà e accuratezza nel narrare vite e testimonianze. È ancora presto, ma mi piacerebbe che a lui fosse dedicata una piazza o un simbolo della nostra città, Rimini, che l’ha stimato e amato. Le mie condoglianze alla famiglia e a chi gli ha voluto bene”. Anche il Presidente della Regione Stefano Bonaccini ha voluto ricordare Sergio Zavoli. “Ci lascia un grande giornalista, un maestro della televisione, uno straordinario narratore e osservatore del proprio tempo, che fu anche uomo delle Istituzioni – ha scritto il governatore – Una figura di straordinario spessore, umanità, intelligenza e cultura, che ha messo la propria vita a disposizione del servizio pubblico”. “Zavoli era nato a Ravenna- aggiunge Bonaccini-, cresciuto a Rimini, di cui era cittadino onorario, aveva radici forti e un solido legame con questa terra, di cui resterà una delle espressioni più alte. Alla nostra Regione, lo voglio ricordare, ha fatto un dono grandissimo. Dal 2004 al 2017 ha presieduto la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati: strumento di sostegno vero, sia morale che economico, per chi ha subito e sofferto reati particolarmente efferati. E anche in questo ruolo ha messo tutto sé stesso, e il suo forte senso della giustizia e della verità. Ai familiari- aggiunge il presidente- va l’affettuoso pensiero e il commosso abbraccio dell’intera comunità regionale.

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