5 ottobre 2020 - 10:07

Covid, morto il vescovo di Caserta Giovanni D’Alise

Era stato ricoverato il 30 settembre nell’ospedale della città campana. Si tratta del primo alto prelato ucciso dal coronavirus in Italia

di Fulvio Bufi

Covid, morto il vescovo di Caserta Giovanni D'Alise
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I fedeli che ieri mattina si sono recati per la messa domenicale al Duomo di Caserta lo hanno trovato chiuso. Ma non ci hanno messo molto a capire il perché: in poche ore in città si è diffusa la notizia della morte, avvenuta poco dopo l’alba, del vescovo Giovanni D’Alise, che il 30 settembre scorso era stato ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, dopo essere risultato positivo al test del Coronavirus.
Il quadro clinico dell’alto prelato — che è il primo presule vittima in Italia del Covid — è apparso sin da subito molto delicato. Monsignor D’Alise aveva 72 anni, era cardiopatico, iperteso e diabetico. Era quindi un paziente ad altissimo rischio. Dopo il ricovero è stato curato con il Remdesivir, oltre che con le altre terapie previste dai protocolli attualmente adottati, ma le sue condizioni non sono migliorate.
Ieri mattina alle 6.30 il decesso, annunciato da un comunicato dell’ospedale. D’Alise era napoletano ed era stato nominato vescovo di Caserta il 21 marzo del 2014 da papa Francesco. A conferirgli il primo incarico episcopale era stato invece papa Giovanni Paolo II, che nel giugno del 2004 gli aveva affidato la diocesi di Ariano Irpino e Lacedonia. Al cordoglio della Cei, espresso dal presidente, il cardinale Gualtiero Bassetti, si è aggiunto quello del sindaco di Caserta Carlo Marino. «Oggi perdiamo non solo un vescovo ma una guida e un pastore importante — ha detto Marino —. La sua parola ci ha aperto a valori e a un’etica sempre più forti».
Tuttavia la città non ha potuto dare al presule l’ultimo saluto. La salma è stata tumulata già ieri in Duomo e alla cerimonia hanno potuto partecipare soltanto i familiari del vescovo, il vicario generale della diocesi di Caserta, don Gianni Vella, e pochi sacerdoti. E per evitare assembramenti non potranno essere in molti nemmeno quelli che avranno accesso alla messa in ricordo di monsignor D’Alise che l’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe celebrerà oggi pomeriggio alle 18, sempre in Duomo.

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