10 febbraio 2019 - 13:34

Morto Mario Gerla, l’informatico italiano che ha realizzato il primo collegamento Internet della storia

Dopo una lunga malattia si è spento a Los Angeles all’età di 76 anni: all’Ucla, insieme al celebre Leonard Kleinrock, ha connesso per la prima volta l’ateneo con altre università americane

di Edoardo Segantini

Morto Mario Gerla, l’informatico italiano che ha realizzato il primo collegamento Internet della storia
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È morto a Los Angeles, dove viveva da quarant’anni, il grande informatico italiano Mario Gerla: aveva 76 anni ed è stato stroncato da un tumore contro il quale aveva combattuto a lungo. Dopo la laurea al Politecnico di Milano, Gerla si era trasferito al dipartimento di Computer Science della University of California Los Angeles, Ucla, dove aveva preso il dottorato di ricerca. In questa università era stato allievo del celebre Leonard Kleinrock, con il quale aveva realizzato il primo collegamento Internet della storia, mettendo in connessione la Ucla con altre università americane.

Ho conosciuto Gerla nel 2010 a Bergamo: me lo presentò il manager ed esperto di tecnologia Francesco De Leo, oggi presidente di Kaufmann & Partners, che era legato a lui da profonda amicizia e stima. In seguito ci siamo rivisti più volte a Los Angeles, dove, con l’ironico understatement che rendeva il suo stile inconfondibile, mi mostrò quel leggendario “nodo” di connessione Internet, che aveva contribuito a cambiare il mondo, e che riscuoteva l’interesse e la curiosità di ogni visitatore.

Gerla è uno di quegli scienziati che hanno trovato in America la “terra di opportunità” che in Italia non avevano trovato. Il che non gli ha impedito di mantenere con l’Italia, che amava, un intenso rapporto di collaborazione scientifica, di reti di persone e di valorizzazione di talenti. Un suo allievo importante è Giovanni Pau, diventato nel tempo uno dei maggiori esperti nelle soluzioni avanzate di mobilità urbana, che oggi divide il proprio insegnamento tra la Ucla, la Sorbona di Parigi e l’Università di Bologna.

Francesco De Leo ricorda così Mario Gerla: «Mario è stato uno scienziato di altissimo profilo, che ci ha trasmesso quell’umiltà silenziosa, quello stile pacato che oggi costituisce un esempio. Tanto più prezioso in tempi in cui sembrano prevalere pericolosamente l’ignoranza e la voglia di prevaricare».

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