Milano, 23 settembre 2017 - 19:06

Ryanair e i voli cancellati, O’Leary ai dipendenti: «Pochi piloti in alcune basi, scusatemi per il pasticcio»

di Leonard Berberi - lberberi@corriere.it

shadow

«Abbiamo fatto un pasticcio e per questo chiedo scusa, personalmente, a ognuno di voi». Dopo giorni di silenzio, di bastone («Chi non si presenta a lavoro ne pagherà le conseguenze») e carota («Diamo 12 mila euro ai piloti che tornano dal loro periodo di riposo») Michael O’Leary, l’amministratore delegato di Ryanair, prende telecamera e sfondo con le code dei suoi Boeing 737 per rivolgere un video-messaggio ai suoi oltre 13 mila dipendenti sparsi in tutta Europa, per rassicurarli, per spiegare, per dire che non succederà più. E per chiedere di farsi perdonare. Il filmato, che dura poco più di 3 minuti e 40 secondi e ottenuto dal Corriere della Sera, è stato inviato alla rete interna dell’azienda venerdì 22 settembre.

Il messaggio video

Una settimana dopo aver annunciato la cancellazione di circa 2.100 voli — fino al 28 ottobre — a causa della mancanza dei piloti da utilizzare mentre altri sono nel loro periodo di riposo previsto per legge, e dopo aver dovuto gestire i reclami e la rabbia di 315 mila passeggeri coinvolti, O’Leary nel video si rivolge soprattutto a comandanti e primi ufficiali. Quelli che — secondo diversi tra loro sentiti da questo giornale — se ne starebbero andando in numero importante verso altre compagnie, low cost e non solo, «alla ricerca di stipendi e condizioni di lavoro migliori». L’ad parla «dal centro operativo di Dublino di Ryanair» e subito si scusa «per gli inconvenienti causati a ognuno di voi per i problemi di disponibilità del personale» e con i 315 mila viaggiatori. «Stiamo facendo di tutto per risolvere la questione e fare in modo che non accada mai più».

«Calcoli sbagliati»

Poi si rivolge ai piloti, emerso come il vero tallone d’Achille del vettore numero uno in Europa per numero di passeggeri trasportati. «Grazie a quelli di voi che sono tornati a lavorare rinunciando a parte del loro periodo di riposo annuale — continua O’Leary —. Abbiamo chiaramente fatto male i calcoli con il personale e soprattutto sbagliato la distribuzione delle quattro settimane di stop previste per legge». Non solo. Perché la figura carismatica della low cost ha puntato il dito contro quella parte di compagnia «che ci aveva assicurato di avere per la stagione estiva (che in aviazione finisce il 28 ottobre, ndr) un numero sufficiente di piloti, cosa che chiaramente non era vera».

La mano tesa ai piloti

Quindi le mosse per i prossimi mesi. «Scriveremo a tutti voi piloti chiedendovi di tornare a lavorare in una delle quattro settimane di riposo che potrete recuperare entro la fine dell’anno e garantendovi le altre tre», anticipa l’ad. Quanto alla carenza di comandanti e primi ufficiali O’Leary spiega che «più di cento stanno aspettando la formazione, mentre 125 avranno il via libera tra lunedì e martedì per entrare in servizio entro la settimana». Poi arriva la mano tesa agli Erc, gli organismi di rappresentanza del personale di Ryanair, «che saremo ben felici di incontrare per discutere le loro richieste» soprattutto in quelle basi come Londra Stansted, Dublino, Francoforte e Berlino «dove abbiamo sia una carenza di piloti, sia piloti che stanno andando in altre compagnie». «Quando sbagliamo lo ammettiamo e per questo vi chiedo scusa personalmente — chiude il numero uno —. Mi spiace la reputazione di Ryanair sia stata danneggiata e che questo abbia finito per danneggiare anche voi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA