Strage di randagi a Sciacca, avvelenati oltre 50 cani. L’Enpa: «Il Giro d’Italia annulli la tappa in città»

diFrancesca Capizzi e Alan David Scifo

Petizione degli animalisti che chiedono un segnale della manifestazione nazionale per puntare i riflettori sulla vicenda. L’Aidaa ha denunciato il sindaco e c’è chi, sui social, parla di “bonifica” fatta proprio per pulire le strade in vista dell’arrivo dei ciclisti

Strage di randagi a Sciacca, avvelenati oltre 50 cani. L’Enpa: «Il Giro d’Italia annulli la tappa in città»

L’Enpa: il Giro d’Italia non passi di qui

«In attesa che la magistratura accerti le responsabilità penali dell’accaduto e che gli elettori facciano valere quelle politiche – ha dichiarato la presidente nazionale dell’Ente nazionale per la protezione animali, Carla Rocchi – chiediamo a una manifestazione sportiva tanto prestigiosa e amata di farsi portatrice di un messaggio di civiltà e di contribuire alla protezione di tantissimi animali che, purtroppo, sono vittime delle croniche inadempienze delle nostre istituzioni». Gli animalisti hanno lanciato una petizione, che conta già diecimila firme, affinché venga bloccato il Giro d’Italia a Sciacca e negli altri territori scelti quest’anno per onorare l’anniversario del sisma del Belice del 1968, in modo da puntare i riflettori su quanto accaduto. Il clima è molto teso e non manca chi, sui social, collega la strage dei randagi proprio al passaggio del Giro, immaginando una “bonifica” dei territori fatta per non intralciare il passaggio delle bici. Sulla vicenda sta cercando di fare chiarezza l’Asp, l’Azienda sanitaria provinciale, svolgendo analisi alle carcasse dei randagi recuperati.

Le minacce al sindaco

E intanto la strage dei cani è diventata anche un caso politico. Il presidente dell’associazione animalista Aidaa, Lorenzo Croce, ha denunciato il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, accusandola di essere «il primo responsabile per il benessere dei randagi presenti sul territorio comunale e della loro salute ed incolumità». La stessa Valenti, negli ultimi giorni, ha ricevuto pesanti accuse via social e ha a sua volta denunciato gli autori dei commenti offensivi. Solidarietà al primo cittadino è stata espressa dal ministro De Vincenti, sul suo profilo Facebook, dal capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo e dai sindaci dei paesi limitrofi.

Sgarbi: «Barbarie inaudita. A Sciacca serve un canile»

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci sulla sua pagina Facebook, ha preannunciato l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile nei procedimenti giudiziari che saranno avviati in caso di individuazione dei responsabili. «Servono iniziative, anche legislative, immediate e risolutive», ha aggiunto, e ha detto di aver fissato un incontro per la prossima settimana con autorità veterinarie e associazioni di volontariato. Intanto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè ha nominato un consulente, Giovanni Giacobbe, competente in materia di randagismo e riferimento delle principali associazioni animaliste del territorio. Sulla questione è intervenuta anche Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente (Leidaa): «Se davvero si vogliono impostare misure immediate e risolutive contro il randagismo dilagante in Sicilia, è indispensabile richiamare alle proprie responsabilità i soggetti cui le leggi vigenti affidano compiti evidentemente disattesi: i prefetti, i sindaci, le aziende sanitarie (Asp)». Anche Vittorio Sgarbi, assessore regionale dei Beni culturali, ha commentato la vicenda dell’avvelenamento di massa: «È un gesto di una barbarie inaudita. Solo una mente criminale o malata può avere fatto una cosa del genere. Non si può accettare che vengano uccisi degli animali indifesi. Come non si può accettare il fatto che una città come Sciacca non abbia un canile: io credo che la Regione stessa abbia il compito di assumersi questa responsabilità mettendo a disposizione le relative somme. Mi auguro, infine, che le forze dell’ordine possano presto risalire all’autore o agli autori di questo gesto criminale».

19 febbraio 2018 2018 ( modifica il 20 febbraio 2018 2018 | 16:05)